Le differenze di pressione atmosferica che si registrano tra zone diverse della superficie terrestre sono responsabili della formazione dei venti. I venti sono masse d'aria che si spostano orizzontalmente sulla superficie terrestre, da zone di pressione maggiore verso zone di pressione minore. Quanto piu' alta e' la pressione tanto piu' pesante e' l'aria: in un'area di alta pressione (anticiclonica) le masse d'aria che si trovano al centro, piu' dense e piu' pesanti, tendono a dirigersi verso la periferia; mentre in un'area di bassa pressione (ciclonica), l'aria al centro e' piu' leggera e viene sollevata da quella piu' pesante delle aree vicine. Poiche' le zone anticicloniche e cicloniche sono adiacenti, al suolo si verifica uno spostamento di aria dalle aree anticicloniche verso quelle cicloniche. La forza che origina un vento e' chiamata forza di gradiente ed e' direttamente proporzionale al gradiente barico, cioe' al rapporto tra la differenza di pressione fra due punti della Terra e la loro distanza. I venti, come qualsiasi altro corpo che si muove liberamente su una superficie ruotante, non si spostano in linea retta, ma subiscono una deviazione, verso destra nell'emisfero boreale e verso sinistra nell'emisfero australe, dovuta alla forza di Coriolis. L'intensita' del vento aumenta in media con la quota per via delle diminuzione dell'attrito con la superficie terrestre e la mancanza di ostacoli fisici quali vegetazione, edifici, colline e montagne. Il complesso dei venti e delle correnti aeree atmosferiche da vita alla circolazione atmosferica. Caratteri distintivi di un vento sono: - la direzione, che e' sempre quella di provenienza e viene indicata in gradi sessagesimali partendo dal Nord; sono in uso anche le denominazioni fornite dalla rosa dei venti. - la velocita', che si esprime in km/h o in nodi (1 nodo = 1,852 km/h); si misura con uno strumento detto anemometro e viene indicata dalla scala di Beaufort, che comprende valori da 0 a 12, con velocita' crescenti; la velocita' di un vento dipende dal gradiente barico: maggiore e' il gradiente barico, maggiore sara' la velocita' del vento. In base al loro regime, cioe' alla presenza o meno di variazioni nella direzione in cui spirano, i venti si classificano in: - costanti, quando spirano tutto l'anno sempre nella stessa direzione e nello stesso senso (per esempio, gli alisei); - periodici, se periodicamente invertono il senso in cui spirano; possono essere a periodo stagionale (monsoni) o a periodo diurno (brezze); - variabili o locali, se soffiano irregolarmente nelle zone temperate tutte le volte che si vengono a formare aree cicloniche o anticicloniche (scirocco, fohn, bora); - irregolari o ciclonici, se sono caratterizzati da movimento vorticoso che conferisce loro una violenza distruttiva.
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VENTI SULLA SUPERFICIE TERRESTRE |